Bruno Morchio

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Bruno Morchio – Scrittore –

Bruno Morchio (Genova, 6 agosto 1954) è uno scrittore e psicologo italiano. È autore di romanzi ascrivibili al genere “noir mediterraneo“.

Vive a Genova dove ha lavorato come psicologo e psicoterapeuta. Laureatosi in lettere moderne nel 1979 con Edoardo Sanguineti con una tesi su La cognizione del dolore di Gadda, si interroga se nella vita intenda occuparsi di libri o di persone e si iscrive a psicologia a Padova, dove termina gli studi nel 1984. Dal 1988 lavora come psicologo in un consultorio familiarepubblico. Conteso tra l’interesse per la psicoanalisi e l’amore per la letteratura, che lo porta a occuparsi di critica letteraria ispirata alla teoria e alla clinica psicoanalitiche, nel 1999 scrive il suo primo romanzo, Maccaia, che propone a Einaudi e Sellerio e presenta al Premio Tedeschi di Mondadori ma non riesce a trovare un editore. Nonostante l’insuccesso inizia a scrivere il suo secondo romanzo, La creûza degli ulivi.

Nel 2000 nasce la Fratelli Frilli Editori, una piccola casa editrice genovese interessata a pubblicare romanzi gialli e noir ambientati in Liguria; Morchio presenta la stesura dei primi tre capitoli di Bacci Pagano. Una storia da carruggi e, ottenuto parere positivo, completa il romanzo che viene pubblicato inizialmente in mille copie e consegue un successo imprevisto che porta alla ristampa del romanzo ancor prima della notorietà ottenuta con i servizi giornalistici dell’edizione ligure del TGR, de Il Secolo XIX e dell’edizione genovese de la Repubblica.(questo viene citato in: “ Bruno Morchio, Bacci Pagano 4 anni dopo, mentelocale.it, 14 dicembre 2007. URL consultato il 13 maggio 2008.“, come indicato nei collegamenti esterni; non so come scriverlo diversamente, scusate).

Il successo ottenuto permette finalmente la pubblicazione, da parte della Fratelli Frilli, dei romanzi scritti precedentemente e, negli anni successivi, di altri due romanzi Con la morte non si tratta e Le cose che non ti ho detto questa volta con Garzanti.

Nel 2009 vince con Rossoamaro il Premio Azzeccagarbugli al romanzo poliziesco.

I primi due libri della serie sono stati tradotti in tedesco da Ingrid Ickler e pubblicati nel 2007 e 2008 dalla Unionsverlag di Zurigo con il titolo Kalter Wind in Genua e Wölfe in Genua. La casa editrice dtv di Monaco di Baviera ha pubblicato la traduzione di Rossoamaro, nel 2010, con il titolo Bitteres Rot e quella di Con la morte non si tratta, nel 2011, con il titolo Der Tod verhandelt nicht.

Il successivo romanzo, Il profumo delle bugie, pubblicato da Garzanti nel 2012, non appartiene al genere noir e racconta con una scrittura ironica e talvolta grottesca le vicende di una famiglia alto-borghese che nel giro di due settimane, a ridosso del Natale, vive la propria tragicomica consunzione. Finalista al Premio Bancarella 2013.

Nel novembre 2013 esce per Garzanti una nuova avventura dell’investigatore genovese, Lo spaventapasseri, che tira tre edizioni entro Natale. Nel 2014 vince con Lo spaventapasseri il Premio Lomellina in giallo.

Nel settembre 2014 esce per Garzanti Un conto aperto con la morte, nuova indagine di Bacci Pagano raccontata dall’alter-ego dell’autore, lo scrittore Gian Claudio Vasco (in omaggio ai maestri Izzo e Vazquez Montalban), finalista al Premio Nebbia Gialla.

Nell’aprile 2015 esce per Rizzoli Il testamento del Greco, una spy story in cui compare un nuovo personaggio, il trentaseienne Alessandro Kostas, figlio di un ex agente dei Servizi segreti detto il Greco.

Nel maggio 2016 pubblica con Garzanti una nuova indagine dell’investigatore genovese, forse quella dove più ha attinto al suo lavoro di psicologo, Fragili verità, selezionato tra i cinque finalisti del Premio Scerbanenco 2016.

Nell’ottobre 2017 pubblica con Rizzoli Un piede in due scarpe, un giallo leggero e ironico, ambientato nella Genova del 1992, che ha per protagonisti uno psicologo quasi quarantenne, il dottor Paolo Luzi, e un commissario altoatesino di nome Ingravallo, come il celebre don Ciccio del Pasticciaccio di Gadda. I riferimenti al romanzo gaddiano sono molteplici, a cominciare da un uso disinvolto dei registri linguistici (alto e comico, con ricorso al dialetto romanesco), dal frequente ricorso alla metafora del “garbuglio o gliommero” e dalla presenza di personaggi bizzarri, come la giovane imputata dai capelli rossi, il padre di Luzi, idraulico in pensione, e un’eccentrica aristocratica, la marchesa Federica Brignole Sale. Il romanzo ottiene la Menzione speciale della giuria del Premio Scerbanenco 2017. Nel novembre 2018 esce Uno sporco lavoro. La calda estate del giovane Bacci Pagano, romanzo prequel che racconta la prima indagine svolta dall’investigatore dei carruggi. Uscito dal carcere nel 1980, per cinque anni Bacci girovaga per il mondo (Cuba, Stati Uniti, Africa) e al ritorno apre l’agenzia investigativa in un piccolo ufficio di piazza De Marini. Il primo ingaggio apparentemente è un affare, poco rischio e ottima paga: dovrà fare l’addetto alla sicurezza di un manager dell’industria di Stato in vacanza in una villa di Pieve Ligure con la bellissima moglie, il figlioletto e la baby sitter. Ma niente è come sembra e l’incarico si rivelerà una trappola, un gioco pericoloso che impegnerà tutte le risorse del detective appena trentenne.

Genova in un ritratto si tratta di un progetto di lunga durata che ha l’obiettivo di raccogliere i ritratti di personaggi genovesi, noti nei rispettivi ambienti. La collezione è un work in progress, un progetto fino ad ora inedito, non pubblicato, composto da stampe fine art in bianco e nero che un giorno potrebbero trasformarsi in una mostra e in un catalogo.
Genova in un ritratto nasce a scopo benefico.